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martedì 24 febbraio 2015

NON-STOP Recensione

Bentrovati.
Ecco una recensione fresca fresca di un film che ho appena visto.
Si tratta di NON-STOP, un Action Thriller del 2014.

Liam Neeson è Bill Marks, un Air Marshal ed ex-poliziotto con i soliti classici problemi,  un divorzio, una figlioletta morta prematuramente, problemi di alcool e comportamentali.
Si ritrova su un volo diretto da New York a Londra, seduto di fianco a Jen Summers, una passeggera interpretata da Julianne Moore quando, all'improvviso, sul suo cellulare collegato ad una rete apposita e criptata del Boeing 767, cominciano ad arrivare misteriosi messaggi da parte di un probabile assassino presente a bordo.
Lo scopo è chiaro: accreditare su un conto 150 milioni di dollari su un determinato conto bancario altrimenti, ogni 20 minuti, un passeggero morirà.
Inizia così una caccia al ricattatore mentre i cadaveri cominceranno a spuntare in modo rocambolesco e piuttosto improbabile, tanto che alla fine lo stesso Air Marshal si ritroverà ad essere, alla vista dei passeggeri e dell'equipaggio, il maggior indiziato.








TRAILER



La premessa, lo ammetto, sembrava essere abbastanza intrigante, anche perché il ricattatore potrebbe essere chiunque a bordo; ci sono varie false piste ed indizi 
che portano lo spettatore a sospettare di questo o quell'altro passeggero o membro dell'equipaggio.
Ma quello che non funziona, oltre alla regia anonima e priva di fantasia, è il proseguo della sceneggiatura: troppo cervellotica e implausibile. Il regista del resto non è stato capace, nel mio caso, di farmi entrare nella cosiddetta fase di "sospensione dell'incredulità", cioè la sospensione del giudizio critico dello spettatore davanti a quello che vede sullo schermo.
Questo perché, come ho scritto, il regista Jaume Collet-Serra non è stato in grado di mantenere alta la tensione nella parte centrale del film: troppo spesso mi sono distratto provando a scoprire chi poteva essere il misterioso ricattatore assassino anziché seguire completamente le immagini. Anche quando si scopre il colpevole, il fragile castello di carte cade al minimo soffio di vento.
Il film si riprende nel finale (scontato) stile catastrofico della serie AIRPORT degli anni '70/80.
Liam Neeson è bravo, riesce  in ogni caso a sorreggere da solo quasi l'intero film, ma l'aspetto psicologico del suo personaggio è stato fin troppo abusato in precedenza.
Delusione per gli effetti speciali, spudoratamente digitali. Ho visto quasi di meglio in alcuni filmacci della Asylum.
Un'occasione sprecata, insomma. Nella mani di un regista "alla Hitchcock" tipo David Fincher, per esempio, avremmo avuto tutt'altra cosa.
Meno azione e più suspense sarebbe stato decisamente meglio. 
Collet-Serra è un regista da video clip; belle ed impeccabili immagini, fotografia patinata, montaggio ottimo ma fine a se stesso: tutto fumo e niente arrosto.

Comunque lo consiglio per chi vuole distrarsi un po' con un  film d'azione senza pretese





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